30/11/13

Pasta Tricolore con Funghi Cardoncelli e Scaglie di Cacioricotta



Avere un compagno che fa delivery nei ristoranti di Londra ha il suo bel tornaconto perche' spesso torna a casa con ottimi prodotti che gli vengono regalati. Ieri sera mi ha portato una cassetta di pregiati Funghi Cardoncelli e della pasta tricolore e visto che avevo in frigorifero anche del Cacioricotta che mi porto' la mia amica Lucia dalla Puglia non ho dovuto pensare molto prima di decidere che avrei trasformato una parte dei funghi e la pasta in un primo piatto invitante e particolarmente buono. 
Mi sono messa subito all'opera e... 

HO:

1) pulito bene circa 300gr di funghi tagliando a pezzi quelli piu' grossi e fatti saltare per 5 minuti in una padella con poco olio aromatizzato all'aglio
2) aggiunto una decina di pomodori ciliegini tagliati a meta', salato e pepato lasciando cuocere coperto per altri 5 minuti circa
3) cotto la pasta in abbondante acqua salata, scolata, versata nella padella con il condimento aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta e del prezzemolo tritato
4) fatto saltare velocemente per far insaporire bene e impiattato aggiungendovi sopra un po' di scaglie di cacioricotta



Per saperne di piu'...


Il fungo cardoncello della Murgia è un fungo dalla difficile natura ma ricco di innumerevoli pregi. Molto ricercato in cucina è noto e apprezzato per le sue importanti proprietà nutritive. L'aroma e il sapore sono eccellenti e il valore di mercato del fungo cardoncello è relativamente alto rispetto a quelle di altre specie.
Il fungo cardoncello contiene diverse vitamine soprattutto del gruppo B, proteine facilmente digeribili e ricche di tutti gli amminoacidi necessari all'uomo, carboidrati, sali minerali essenziali e fibre. il suo valore nutrizionale è molto elevato se comparato a quello degli ortaggi comuni e per le sue considerevoli virtù gastronomiche è definito a ragione la "carne della Murgia".
In ambito gastronomico il fungo cardoncello gode di un' eccellente collocazione, dalla cucina paesana tradizionale a quella degli chef più prestigiosi, affermando tutta la sua versatilità e il gusto straordianrio di un prodotto che nasce nelmeridione d'Italia.


(fonti Web)

29/11/13

Pomodori in Gremolata


Una cosa che amavo molto mangiare quando mi cibavo ancora di carne era l'ossobuco alla milanese, non per la carne in se ma per il loro sughetto molto particolare dato dalla gremolata e col quale ci condivo anche il risotto con lo zafferano. La gremolata mi mancava, dovevo trovare un vegetale che potesse essere sostituto della carne e perche' quindi non provare con il sempre versatile pomodoro? Detto... fatto! Ne e' risultato un piatto squisito che puo' essere servito come contorno, antipasto o piatto unico se accompagnato a del riso bollito, della quinoa o del bulgur. Facili, veloci e per prepararli...

HO:

1) tritato a coltello molto finemente un piccolo pezzo di carota, uno di sedano e mezzo cippollotto
2) soffritto il trito in poco olio aromatizzato all'aglio
3) tagliato i pomodori a rondelle di circa un centimetro, privati dei semi ed infarinati
4) aggiunto le rondelle di pomodoro al soffritto, rosolato appena qualche secondo senza fare imbrunire e bagnato con del brodo vegetale   
5) salato e lasciato cuocere per circa 15/20 minuti aggiungendo a fine cottura del prezzemolo tritato e una grattatina di buccia di limone


Per saperne di piu':

La gremolata (gremolada in milanese), è un condimento composto da un trito di prezzemolo e aglio, con l'aggiunta di scorza di limone grattugiata, usato a crudo a fine cottura principalmente per insaporire l'osso buco alla milanese, ma anche per scaloppine o coniglio al quale io aggiungo anche della cipolla, della carota e del sedano.

22/11/13

Zuppa di Cavolo Cappuccio Rosso e Mele


Un vecchio proverbio romanesco dice:


Sette cose fa la zuppa,
leva la fame e la sete tutta
sciacqua er dente
empie er ventre
fa smartire
fa abbellire
fa le guance colorire.

Zuppe... zuppe... zuppe! Le adoro 
perche' la Zuppa e' un rituale che scalda il cuore; che sa di casa, di amici, di compagnia, di sagre antiche. Quando lavoravo nei ristoranti in Italia mi ero specializzata in questo piatto e in qualsiasi stagione ne avevo sempre qualcuna in menu' 
Ritengo che prepararle sia un'arte; va curata nella scelta degli ortaggi e delle erbe, nel tempo di cottura, nel gesto di versarle, unico, personale e irripetibile... ogni volta mai uguale. 
Quella che ho cucinato ieri sera per cena e' un po' fuori dall'usuale, con quel suo colore violaceo e il sapore leggermente dolciastro, al quale ho aggiunto delle mele aspre per contrastarne il sapore.
Deliziosa, e per prepararla...

HO:

1) lavato e tagliato a dadini due mele* senza sbucciarle, tagliato un piccolo cavolo rosso a listarelle eliminando il cuore che risulta duro da cuocere
2) messo a scaldare poco olio di oliva in una pentola, aggiunto un cippollotto a pezzi e le mele lasciandole leggermente imbiondire
3) unito il cavolo rosso, salato e lasciato cuocere a fiamma alta mescolando bene finche' il cavolo e' risultato appassito
4) coperto il tutto con dell’acqua e lasciato cuocere a fiamma media per circa 15 minuti
5) tagliato una mela a fettine, senza sbucciarla, spesse mezzo cm, scaldato una noce di burro in una padella antiaderente e saltato gli spicchi di mela fino a leggera doratura (saltare questo passaggio per la versione vegana)
6) tolto la zuppa dal fuoco e passata al mixer , aggiustata di sale, disposta nelle fondine e decorata con gli spicchi di mela al burro

* ho utilizzato le Pink Lady dal gusto asprigno ma vanno bene anche le G
ranny Smith



E' bene sapere che...

Il cavolo cappuccio rosso ha un basso contenuto calorico, un buon contenuto vitaminico, soprattutto di vitamina A, B, B1, B5 e B6 e, in particolare di vitamina C. Inoltre, è ricco di elementi minerali (fosforo, potassio, selenio, calcio e ferro) e di acetilcolina (sostanza capace di regolare la peristalsi intestinale). Come tutti i cavoli contiene alcune sostanze particolari come i tioossazolidoni, con effetto antitiroideo, e il sulforafano, che, assieme agli isotiocianati, si ritiene abbia un effetto protettivo contro i tumori intestinali.

Ha un sapore piuttosto dolce, che si sposa bene con mele, pere e cipolle. Può essere mangiato crudo in insalata e dalla cottura con l'aceto si ricavano i cosiddetti crauti.

(fonti: Web)

Ciambella allo Yogurt e Marmellata di Arance


Ieri avevo in frigorifero un vaso da 500gr di yogurt ai frutti  tropicali aperto da un paio di giorni e visto che volevo fare una torta leggera per la colazione mi e' sembrata l'occasione buona per utilizzarlo. La torta allo yogurt e' un classico e credo che prima o poi si arrivi a prepararla; la rete e' piena di ricette quasi tutte uguali e non avrei scritto questo post se non fosse che quella da me preparata e' una variante molto golosa ed invitante perche' l'ho arricchita con un cuore di marmellata di arance che l'ha resa ancora piu' morbida. Ho utilizzato una marmellata di arance ma ognuno potra' poi sostituirla in base ai propri gusti personali o a quello che si ha in dispensa. Facile e veloce, per prepararla...

HO:

1) sbattuto due uova intere con 150gr di zucchero fino a farlo sciogliere per bene e unito poi 200gr di farina e un pizzico di sale
2) aggiunto 250gr di yogurt, 2 cucchiai di olio di semi, i cucchiaino di bicarbonato e 2 cucchiaini di lievito* amalgamando ogni ingrediente alla volta e con attenzione per evitare la formazione di grumi ottenendo un composto liscio e morbido
3) versato l'impasto in uno stampo da ciambella precedentemente imburrato ed infarinato 
4) distribuito sulla superficie delle cucchiaiate di marmellata alternandola come se si formassero degli spicchi abbastanza grandi
5) infornato a 180gradi per circa 40 minuti facendo la prova stecchino per verificare la cottura interna
6) sfornata, rovesciata su una gratella a raffreddare e cosparsa di zucchero a velo

*qui il lievito lo vendono sciolto in barattolo, un cucchiaino raso sono circa 4grammi quindi ho utilizzato all'incirca mezza bustina di quello classico italiano


19/11/13

Barbabietole al Forno con Dressing al Lime e Prezzemolo


Non ho mai amato le barbabietole come in questo periodo. Ero abituata a vederle sempre sottovuoto, un tantino tristi e poco invitanti mentre ora stanno ammucchiate a casse ad ogni angolo di mercato che frequento, con quel bel colore rosso brillante all'interno, i gambi violacei e il fogliame cuoriforme verde venato di rosso. Come resistere! 
Questa sera, visto che ne avevo di scorta in frigorifero, ho provato a farle arrostite al forno dentro ad un cartoccio di stagnola che ne ha conservato aroma e proprieta' benefiche, condendole poi con una dressing al lime e prezzemolo. Le ho trovate molto leggere e delicate. Per prepararle...

HO:

1) lavato molto bene sotto acqua corrente le barbabietole usando uno spazzolino per eliminare i vari residui terrosi  
2) adagiate su una teglia da forno coperta con carta stagnola, aggiunto dei rametti di timo e rosmarino, del sale grosso e poco pepe
3) chiuso la stagnola a cartoccio e lasciate cuocere per circa 70 minuti* in forno gia' caldo a 190gradi 
4) tolte dal forno, lasciate intiepidire e pelate
5) condite con una dressing al lime e prezzemolo**

* il tempo varia a seconda della grossezza della barbabietola. Prima di toglierle dal forno punzecchiarle con una forchetta per sentirne la morbidezza

** per la dressing ho:

1) spremuto un lime versandone il succo in una terrina
2) aggiunto al succo un pizzico di sale sbattendo bene a mano con una piccola frusta da cucina
3) incorporato mezzo bicchiere d'olio continuando a sbattere costantemente e in modo delicato, fino a ottenere un’emulsione fluida ma corposa
4) unito un poco di prezzemolo tritato  


Consiglio:

Quando si fa una salsina o un emulsione a base di lime o limoni e' indicato sbattere sempre il succo con il sale prima di aggiungere l'olio perche' si favorisce lo scioglimento del sale. In questo modo la salsa diventerà più densa e omogenea





E' bene sapere che... la barbabietola rossa e' un concentrato di benessere naturale


La barbabietola rossa, un tubero che è considerato un vero e proprio concentrato di sostanze benefiche dato che contiene:

1) Fibre solubili e insolubili, utili all’intestino, a tenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue e il colesterolo.
2) Sali minerali come ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio e iodio. La rapa rossa è indicata quindi in tutti i casi in cui ci sia esigenza di remineralizzare l’organismo.
3) Vitamine del gruppo B come B1, B2, B3 e B6, utili a rafforzare il sistema immunitario, il sistema digestivo e ad attivare il metabolismo cellulare; e folati, essenziali durante la gravidanza e non solo… dato che concorrono alla produzione dei globuli bianchi e rossi, del materiale genetico e altro.
4) Vitamina C (nel tubero) e A (nelle foglie).
5) Antocianosidi, ovvero antiossidanti.
6) Tanta acqua! Ogni rapa è composta dall’91% di acqua! Ottima soluzione quindi per contrastare la ritenzione idrica

C’è da considerare poi che le barbabietole rosse contengono poche calorie e sono quindi particolarmente indicate per chi sta seguendo una dieta. L’apporto calorico è di sole 20 Kcal per 100 grammi e, grazie alla presenza di fibre, tendono a riempire e saziare.


Sconsigliata invece a chi soffre di gastrite, dato che aumenta la produzione di succhi gastrici, a chi ha problemi di calcoli ai reni, dato che le rape sono ricche di ossalati e ai diabetici perché, soprattutto cotta, la barbabietola contiene zuccheri.
(fonti Web)

17/11/13

Pasta al Pesto Ricco



Questo e' un piatto che mi porto dietro da decenni. Ricordo che lo preparavo ai miei figli quando erano piccoli perche' piaceva molto a loro ed in piu' era abbastanza veloce, facile e nutriente.
Naturalmente, visto che e' una tipica ricetta ligure, la  preparavo con le bavette o le trofie  ma qui siamo a Londra e non tutti i tipi di pasta sono velocemente sotto mano, le grandi distribuzioni danno piu' spazio ai classici formati e per trovare "delicatessen" devo andare in negozi specializzati che non sempre stanno proprio dietro l'angolo. Cosi' ho utilizzato le piu' classiche penne e devo dire che il sapore e' risultato altrettanto buono anche perche' ho usato verdure fresche e il mio pesto homemade. Per preparare questa pasta gustosissima...  

HO:

1) messo a bollire una capiente pentola d'acqua salata

2) aggiunto, a bollore, 200gr di fagiolini freschi tagliati a tocchetti e 3 patate di media grossezza tagliate a cubetti non troppo grossi
3) lasciato cuocere per circa 7/8 minuti e unito la pasta fino a cottura
4) scolato il tutto tenendo da parte un poco d'acqua di cottura, riversato nella pentola e aggiunto il pesto di basilico e noci*
5) amalgamato bene aggiungendo qualche cucchiaio dell'acqua di cottura tenuta da parte


* personalmente ho utilizzato il pesto basilico e noci anche se la ricetta originale prevede il classico pesto alla genovese






16/11/13

Lemon Crackles Cookies


Le persone arrivano sempre nella tua vita all'improvviso e nei modi piu' impensabili. Dolores l' ho conosciuto tramite il sito LondonIta che ha pubblicato la mia esperienza su come mi sono trasferita a vivere a Londra portando con me la mia cana Sofia e la mia gatta Elettra. Anche lei si e' trasferita e dopo qualche scambio di messaggi siamo finite per incontrarci. E' stato un incontro interessante, in un Jazz Club durante un concerto del grande Paolo Fresu,  finendo per scoprire di avere anche parecchi interessi in comune (il Jazz, la meditazione, i Charity, i libri, la natura e chissa' cos'altro...).
Ieri e' stata ospite a casa mia e per l'occasione ho voluto preparare dei biscottini delicati al sapore di limone, con delle crepe di zucchero in superficie che li ha resi croccanti fuori e soffici dentro. Sono molto semplici da preparare e con veramente pochissimi ingredienti. Quindi...

HO:

1) montato a crema 200gr di burro morbido con 220gr di zucchero semolato
2) aggiunto due uova, un pizzico di sale, la buccia grattugiata e il succo di due limoni piccoli continuando a montare
3) unito 520gr di farina 00 e una bustina di lievito impastando fino a che il composto e' risultato liscio ed omogeneo
4) messo l'impasto a riposare in frigorifero per circa un'ora*
5) formato delle palline della grandezza di una noce, passate abbondantemente in zucchero a velo e adagiate sulla placca da forno** coperta da carta forno
6) lasciato cuocere per 10 minuti*** a 180gradi


* all' inizio risultera' morbido ed appiccicoso ma riposando in frigo si potra' poi modellare bene

** dovranno essere ben distanziati perche' in cottura aumenteranno di volume

*** non piu' di 10 minuti anche se sembreranno "pallidi" per non compromettere la morbidezza interna




13/11/13

I Malloreddu al Pesto di Rosmarino e Mandorle


Troppo spesso capita di rientrare a casa dopo una giornata busy e con una fame pazzesca ma poca voglia di trastullarsi ai fornelli e allora si cerca quel qualcosa di buono, veloce e gustoso. A me succede spesso e il ripiego migliore e' una pasta con un velocissimo pesto. Come questa di ieri sera che ha avuto un ottimo successo ed e' stata divorata in un battibaleno. Prepararla e' stato semplicissimo...

HO:

1) messo a cuocere la pasta in una capiente pentola con acqua salata
2) preparato un pesto al rosmarino come da ricetta cliccando QUI 
3) scolato la pasta e condita con il pesto amalgamando il tutto con qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta


12/11/13

La Nutkao Bianca




Quando vivevo in Italia adoravo la Nutkao, quella crema bianca e nera simil-nutella. Finivo pero' sempre prima la meta' bianca rispetto alla marrone perche' aveva un gusto speciale.
Ho provato ad acquistarne di simile anche qui ma con risultati deludenti e quindi mi sono messa alla ricerca del come poterla fare da me e devo dire che il risultato e' stato incredibilmente ottimo. Personalmente ho utilizzato  un cioccolato bianco organico molto buono ma vanno bene anche le comuni tavolette. Certo si sa che piu' buono e' l'ingrediente di base e piu' buono sara' il prodotto che andremo a realizzare. Comunque anche in questo caso si tratta di un procedimento veloce e per niente complicato. Quindi...


HO:


1) sciolto a bagnomaria 200gr di cioccolato bianco assieme a 40gr di burro ottenendo una crema perfettamente omogenea
2) tolto dal fuoco e aggiunto 300gr di latte condensato*
3) lasciato solidificare il composto fino a che e' diventata una crema densa e unito 40gr di nocciole tritate a polvere
4) versato la crema in un vasetto perfettamente pulito conservandolo in frigo

La crema và consumata nel giro di pochi giorni anche se a me non succede mai che un vasetto duri cosi' a lungo... 


* per realizzarla non acquisto il latte condensato della famosa marca che tutti conosciamo perche' e' da me boicottata da parecchi anni quindi lo preparo io homemade. QUI la ricetta...

11/11/13

Chocolate Beetroot Cake (torta cioccolato e barbabietole)




Questa e' una torta tipica dei paesi anglosassoni che vi lascera' stupiti per il suo ingrediente abbastanza inusuale.
Molto morbida, umida, gustosa e il segreto della sua morbidezza e' dato da una purea di barbabietole rosse. Vi sembrera' una follia ma vi garantisco che e' una vera libidine e sara' un trionfo servirla ai vostri ospiti (magari tenendo segreto fino alla fine l'ingrediente misterioso). E' un dolce di semplice realizzazione che per realizzarlo...

HO:

1) pelato le barbabietole che dovranno pesare 250gr una volta pulite
2) tagliate a tocchi non troppo piccoli e fatte lessare per circa 45 minuti
3) ridotte a purea utilizzando un minipimer e lasciate intiepidire
4) messo in una bacinella 4 uova medie a temperatura ambiente, 250gr di zucchero, 100gr di olio di semi di mais, un cucchiaio di estratto di vaniglia, un pizzico di sale e montato il tutto con le fruste elettriche per circa 10 minuti
5) setacciato in un'altra bacinella 200gr di farina, 100gr di cacao amaro in polvere, un cucchiaio di lievito per dolci e mezzo cucchiaio di bicarbonato
6) aggiunto all'impasto di uova e zucchero il mix appena setacciato e 100gr di cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria
7) lavorato di nuovo con le fruste per pochi minuti ed unito la purea di barbabietole mescolando accuratamente con un cucchiaio di legno
8) rivestito uno stambo rotondo con della carta forno e versato all'interno l'impasto
9) cotto in forno precedentemente scaldato a 180gradi per circa 40 minuti
10) lasciata raffreddare su di una gratella, eliminato la carta forno e tagliata a meta' ricavandone due dischi
11) spalmato il disco inferiore con una buona dose di marmellata di lamponi, uno strato abbondante di panna montata e coperto con il secondo disco




SUGGERIMENTI:

Personalmente ho utilizzato barbabietole fresche comperate al mercato, che qui si trovano in abbondanza, ma sono convinta che si potranno ottenere ottimi risultati usando anche quelle precotte trovate nei banchi ortofrutta dei supermercati italiani.


NON TUTTI SANNO CHE:
La barbabietola contiene betaina, una sostanza usata per rilassare la mente e combattere la depressione. Contiene inoltre triptofano (presente anche nel cioccolato) che dà una sensazione di benessere


La barbabietola contiene betaina, una sostanza usata per rilassare la mente e combattere la depressione. Contiene inoltre triptofano (presente anche nel cioccolato) che dà una sensazione di benessere. - See more at: http://international.visitscotland.com/it/scots/calendario/settembre/consigli/#sthash.4kr1BBAB.dpuf
La barbabietola contiene betaina, una sostanza usata per rilassare la mente e combattere la depressione. Contiene inoltre triptofano (presente anche nel cioccolato) che dà una sensazione di benessere. - See more at: http://international.visitscotland.com/it/scots/calendario/settembre/consigli/#sthash.4kr1BBAB.dpuf

09/11/13

Risotto Radicchio e Champignon



Se c'e' una verdura che mi piace molto utilizzare per il risotto e' il radicchio rosso. Se c'e' una verdura che non riesco a trovare qui a Londra e' il radicchio rosso.
L'altra sera stavo per preparare un classico risotto alla parmigiana quando la mia attenzione e' caduta sul sacchetto di insalata mista che avevo sul tavolo pronto per essere aperto da condire per la cena. Insalata verde, rucola, julienne di barbabietola e.... radicchio! Come non averci pensato prima? Mi metto a spulciare tutta la confezione e devo dire di averne ricavato quanto basta per dare un poco di colore e sapore al risotto. E gia' che ci siamo perche' non aggiungerci un paio di champignon marroni (che qui vengono chiamati chestnut mushroom)? Idea perfetta, risotto squisito! Quindi...

HO:

1) rosolato in poco olio un piccolo cipollotto utilizzando anche parte del gambo verde
2) unito 170gr di riso e fatto tostare fino a brillatura
3) bagnato con mezzo bicchiere di vino rosso lasciandolo evaporare
4) aggiunto la manciata di radicchio e 2 funghi di castagno tagliati a fettine sottili
5) lasciato cuocere per circa 18 minuti bagnando con del brodo vegetale bio appena tendeva ad asciugare
6) levato dal fuoco e mantecato con grana padano e burro

Il Pesto di Rosmarino e Mandorle




Sono amante del pesto in ogni sua forma e non smetto mai di cercare nuovi ingredienti per prepararlo. E' un condimento veloce, versatile e che permette di utilizzare anche dei prodotti che stanno perdendo di freschezza all'interno del reparto verdura del frigo di casa. Questo e' molto particolare, semplice e delicatissimo e per realizzarlo...

HO:

1) messo nel mixer 3 cucchiai abbondanti di mandorle con la pelle, 4 rametti di aghi di rosmarino, 3 cucchiai di grana padano grattugiato, 3 cucchiai di olio d'oliva aromatizzato all'aglio e olio d'oliva quanto basta per amalgamare bene il tutto
2) frullato fino a che e' diventato un composto cremoso ed omogeneo



08/11/13

Il Latte Condensato HomeMade



Il latte condensato non e' altro che latte cotto privo d’acqua e viene molto usato in pasticceria per preparare gelati, biscotti, la deliziosa crema mou, i fudge (qualcuno ricordera' la famosa vanilla fudge che diede nome anche ad un gruppo musicale "psychedelic/hard rock" di fine anni '60), la banoffee pie che tanto mi piace etc… 

Personalmente ho sempre amato questo tipo di latte e ricordo che da ragazzina me lo gustavo spremendolo in bocca direttamente dal tubetto (e chi, della mia generazione, non l' avra' mai fatto?)
Poi le cose cambiano, le idee anche e quindi decido di non farne piu' uso perche' in Italia viene commercializzato solo da quella nota marca che da anni ho bannato dalla mia spesa. Sinceramente il suo sapore mi mancava e cosi' una decina d'anni fa mi sono messa alla ricerca di come farlo in casa. Ho provato vari esperimenti fino a quando ho trovato quella che mi ha dato piu' soddisfazione. Non e' difficile da realizzare e i tempi sono davvero molto brevi. Lo preparo spesso perche' lo trovo gustosissimo spalmato sulle fette di pancarre' calde da gustare assieme ad una calda tazza di te. L'ho fatto anche ieri sera quindi...

HO:

1) messo in un tegamino 190ml di latte intero, 200gr di zucchero a velo* e 25gr di burro
2) lasciato riscaldare la miscela a fiamma media girando per bene in modo continuo e prestando molta attenzione perchè il latte tende a salire rapidamente
3) lasciato cuocere per 10/15 minuti dall'inizio della bollitura fino a quando il composto e' risultato cremoso (una volta fredda la crema diventa piu' consistente)

4) versato ancora caldo in un vaso in vetro
 
* e' preferibile utilizzare lo zucchero a velo commerciale piuttosto che quello polverizzato in casa con l'aiuto del frullatore perche' e' molto piu' addensante





Curiosita':


Il latte condensato è la variante conservabile del latte di provenienza animale. Il termine tecnico è latte evaporato e la “lunga conservazione” è ottenuta mediante la sottrazione di umidità all’interno del composto. Il processo di creazione parte dall’eliminazione dei batteri e dall’evaporazione dell’acqua. Il latte viene, poi, fatto bollire e fatto addensare ad una temperatura di 40-80 gradi. Con questo grado di bollitura il liquido perde parte della purezza del color bianco, acquistando una un tono più scuro.
In cucina il latte condensato cominciò a diffondersi soprattutto durante le grandi calamità naturali o durante le guerre, quando cioè, diveniva molto più difficile reperire generi alimentari di prima necessità. Oggi, il composto è usato normalmente al posto del latte nel tè o nel caffè oppure come ingrediente per gelati e dolci. Tra le ricette con latte condensato più comuni ci sono la baffonee pie, la torta al Baileys o il churros, tipico dolce latino; in quest’ultima ricetta il latte condensato è usato come guarnizione.

Piccola curiosità: a pensare per la prima volta, a questa forma di latte da poter custodire oltre i canonici due o tre giorni, fu il pasticciere francese Nicolas Appert all’inizio del XIX secolo. Provò a creare questo latte essiccato per le sue produzioni di pasticceria. Ma a perfezionare il prodotto furono i due industriali americani Gail Borden e John B. Meyenberg.
(fonti Web)


06/11/13

Pasticcio di Zucchine al Forno



Ieri pomeriggio la mia amica Lucia mi ha invitata a casa sua a prendere un tea cogliendo l'occasione per farmi assaggiare dei meravigliosi biscottini fatti da lei la sera precedente. Lucia e' senza dubbio un'ottima cuoca ma la cosa in assoluto che le viene meglio sono appunto i dolci. Tra un biscottino alle mandorle e uno alla nutella siamo finite per parlare anche di cosa preparare per la cena e devo dire che questo pasticcio di zucchine che mi ha consigliato e' stato da me preso subito in considerazione. Ho apportato delle modifiche personali in base agli ingredienti che avevo a disposizione e posso assicurare che quanto prima lo rifaro' e lo aggiungero' alla lista dei miei piatti veloci preferiti che per realizzare...

HO:

1) affettato sottilmente e per il lungo 3 zucchine di media grandezza
2) messo in una terrina del pan grattato, una manciata di grana padano grattugiato al quale ho mischiato del pecorino romano grattugiato, del prezzemolo e pochissimo aglio tagliato fine fine
3) unto leggermente una pirofila con poco olio e poca acqua
4) adagiato sulla pirofila le fette di zucchina fino a ricoprirne la superficie
5) spolverizzato le zucchine con il composto di pan grattato e coperto con della provola affumicata grattugiata a julienne
6) continuato a fare strati fino a che sono terminate le zucchine
7) spolverizzato l'ultimo strato con il composto di pan grattato, aggiunto in superficie un filo d'olio ed infornato a 180gradi per circa 20/25 minuti fino a completa doratura

Consiglio:

Personalmente non ho aggiunto sale perche' sia il grana padano che il pecorino sono abbastanza saporiti



05/11/13

La Millefoglie di Crackers




Della serie non si butta via niente. Avevo in casa un pacchetto di Ryvita scaduto da una settimana ma Ryvita non e' altro che pane croccante (lo adoro nei suoi piu' svariati gusti: originale, di segale, al sesamo, il multi-grain, alla cipolla dolce, alle erbe mediterranee, ai semi di zucca e avena o semi di girasole e avena etc...) e quindi dopo essermi assicurata della sua croccantezza ho pensato a come utilizzarlo per farne qualcosa da gustare per cena. Ogni tanto mi si accendono le idee/lampadina e questa aveva la forma di una millefoglie che per realizzarla...
 

HO:
 

1) bagnato i Revyta con dell'acqua creando uno strato sulla pirofila
2) adagiato sulle fette del pomodoro fresco, della mozzarella, basilico, un filo di olio, un goccino di aceto di mele, pepe e sale
3) continuato a creare strati fino ad esaurimento delle fette
4) cosparso l'ultimo strato con anelli di cipolla rossa, provola affumicata, origano, olio e sale
5) lasciato a macerare per qualche ora
6) divorato...