Il latte condensato non e' altro che latte cotto privo d’acqua e viene molto usato in pasticceria per preparare gelati, biscotti, la deliziosa crema mou, i fudge (qualcuno ricordera' la famosa vanilla fudge che diede nome anche ad un gruppo musicale "psychedelic/hard rock" di fine anni '60), la banoffee pie che tanto mi piace etc…
Personalmente ho sempre amato questo tipo di latte e ricordo che da ragazzina me lo gustavo spremendolo in bocca direttamente dal tubetto (e chi, della mia generazione, non l' avra' mai fatto?)
Poi le cose cambiano, le idee anche e quindi decido di non farne piu' uso perche' in Italia viene commercializzato solo da quella nota marca che da anni ho bannato dalla mia spesa. Sinceramente il suo sapore mi mancava e cosi' una decina d'anni fa mi sono messa alla ricerca di come farlo in casa. Ho provato vari esperimenti fino a quando ho trovato quella che mi ha dato piu' soddisfazione. Non e' difficile da realizzare e i tempi sono davvero molto brevi. Lo preparo spesso perche' lo trovo gustosissimo spalmato sulle fette di pancarre' calde da gustare assieme ad una calda tazza di te. L'ho fatto anche ieri sera quindi...
HO:
1) messo in un tegamino 190ml di latte intero, 200gr di zucchero a velo* e 25gr di burro
2) lasciato riscaldare la miscela a fiamma media girando per bene in modo continuo e prestando molta attenzione perchè il latte tende a salire rapidamente
3) lasciato cuocere per 10/15 minuti dall'inizio della bollitura fino a quando il composto e' risultato cremoso (una volta fredda la crema diventa piu' consistente)
4) versato ancora caldo in un vaso in vetro
* e' preferibile utilizzare lo zucchero a velo commerciale piuttosto che quello polverizzato in casa con l'aiuto del frullatore perche' e' molto piu' addensante
Curiosita':
Il latte condensato è la variante
conservabile del latte di provenienza animale. Il termine tecnico è
latte evaporato e la “lunga conservazione” è ottenuta mediante la
sottrazione di umidità all’interno del composto. Il processo di
creazione parte dall’eliminazione dei batteri e dall’evaporazione
dell’acqua. Il latte viene, poi, fatto bollire e fatto addensare ad una
temperatura di 40-80 gradi. Con questo grado di bollitura il liquido
perde parte della purezza del color bianco, acquistando una un tono più
scuro.
In
cucina il latte condensato cominciò a diffondersi soprattutto durante
le grandi calamità naturali o durante le guerre, quando cioè, diveniva
molto più difficile reperire generi alimentari di prima necessità. Oggi,
il composto è usato normalmente al posto del latte nel tè o nel caffè
oppure come ingrediente per gelati e dolci. Tra le ricette con latte
condensato più comuni ci sono la baffonee pie, la torta al Baileys o il
churros, tipico dolce latino; in quest’ultima ricetta il latte
condensato è usato come guarnizione.
Piccola
curiosità: a pensare per la prima volta, a questa forma di latte da
poter custodire oltre i canonici due o tre giorni, fu il pasticciere
francese Nicolas Appert all’inizio del XIX secolo. Provò a creare questo
latte essiccato per le sue produzioni di pasticceria. Ma a perfezionare
il prodotto furono i due industriali americani Gail Borden e John B.
Meyenberg.
(fonti Web)
(fonti Web)