11/11/12
Kasutera - カステラ - Japanese Sponge Cake
Questa mattina quando ho deciso di fare come sempre la torta domenicale, a parte le solite mele e qualche frutto che non mi andava di utilizzare per non cadere nella consueta torta, mi sono accorta di avere ben poche cose a mia disposizione . Ma siccome non demordo e il mio lavoro mi ha portata a pensare che dal nulla si possono creare grandi cose ho deciso che il mio dolce sarebbe stato si "povero" ma particolare. Sono partita quindi da una delle poche cose che avevo: il miele. E' bastato un attimo per decidere che il mio dopo pranzo sarebbe stato rallegrato dalla Kasutera.
Questo dolce viene chiamato anche Castella per via della traduzione giapponese della parola Castiglia: Pan di Castiglia = Pan si Spagna.
E' un dolce che è stato introdotto in Giappone dai mercanti portoghesi e spagnoli che lo portavano con loro durante le lunghe traversate oceaniche in nave per via del fatto che si può essiccare e conservare molto bene.
Ai giapponesi questo è piaciuto e modificando leggermente la ricetta e la tecnica di cottura sono arrivati a questa variante.
La cosa particolare e' che questo dolce va cotto in uno stampo fatto di carta di giornale!
E' importante la carta perché questa torta deve cuocere ma non a stretto contatto col calore, ed essendo la carta un cattivo conduttore risulta un materiale perfetto per questa cottura.
In Giappone si usano anche scatole di legno apposite che sicuramente mi procurero' ma anche il fatto di realizzare la teglia direttamente da me ha reso ancora piu' "casalinga" questa torta che non nascondo e' gia' quasi finita.
Mettero', alla fine di questo post, anche alcune foto che mostrano come si possa realizzare questo stampo partendo da una pila di 7 fogli di giornale e cliccando QUI potrete vedere un video tutorial che illustrera' il tutto passo a passo. Ma veniamo alla realizzazione facile e veloce. Quindi...
HO:
1) montato a neve con le fruste elettriche 4 albumi d'uovo tenuti a temperatura ambiente incorporandovi poi 120gr di zucchero e un pizzico di sale
2) aggiunto un tuorlo alla volta continuando a battere e poi 3 abbondanti cucchiai di miele sciolto a microonde assieme a 3 cucchiai di latte
3) unito 120gr di farina 0 (quella da pane o pizza)setacciandola bene per non formare grumi (ho usato un classico colino aiutandomi con un cucchiaio come si fa quando si cosparge lo zucchero a velo sulle torte)girato tutto con un cucchiaio di legno con movimenti dall'alto verso il basso senza mescolare troppo per non permettere al glutine della farina di far diventare la torta troppo gommosa
4) versato l'impasto nello stampo e infornato a 180° lasciando cuocere per 8 minuti
5) abbassato la temperatura a 160° lasciando cuocere altri 40 o 45 minuti
6) sfornata, coperto la superficie con della pellicola da cucina e capovolta su un piano liscio e fatta raffreddare completamente a testa in giù (questo permetterà alla superficie di rimanere piatta ed esteticamente gradevole)
SUGGERIMENTI:
In Giappone si usa farlo anche al sapore di matcha aggiungendo, nel momento in cui si setaccia la farina, la polvere di te' verde. Non ne avevo a disposizione ma per la prossima volta me lo procuro perche' voglio provare anche questa variante.
In alcuni casi aggiungono del Mirin (un vino di riso dolce che si usa in Giappone) oppure in altrnativa fanno restringere sul fuoco 2 parti di Sakè e una parte di zucchero.
In alternativa alla scatola da cottura "casalinga" si potrebbe usare una classica e comunissima scatola di cartone per fazzoletti di carta o di quelle che contengono le veline cosmetiche.
Non do mai tempi di cottura esatti perché di forni ce ne sono di diversi tipi e dare un tempo esatto secondo me è sbagliato. E' molto meglio constatare di persona infilando uno spaghetto al centro della torta per verificarne la cottura e se questo esce asciutto la torta è pronta.
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